Mi ritorna in mente
il tuo essere
diverso da me…
solo quando
ti credo uguale…
…ti pongo domande
di consuetudine…
…non hai quello
che ho io…
l’indipendenza di vivere
il tuo intimo nella dolce liberta
di non dipendere da nessuno…
relazioni sociali
intermediate da altri…
fanno di te un uomo
deluso dal suo essere…
porte che si aprono…
ma che immediatamente
si chiudono…
sbattute in faccia
ad un paio di ruote…
ma uno spiraglio di luce
si vede all’orizzonte…
non ti perdi d’animo
e mi racconti
cose che la tua mente
crea con tanto entusiasmo
e con tanta facilità…
perché e’ così
che dovrebbe essere…
…anche per te…
la mia consonanza
con i tuoi pensieri…
ti rende orgoglioso
del tuo essere…
…perché il tuo essere
e’ speciale…
…certo non siamo uguali
ma nessuno lo e’….
ognuno di noi
vive nel cerchio
della sua realtà…
Quello che sanno fare i disabili 
una poesia che porta alla luce la tematica della diversita’ in alcuni concetti essenziali per un’esistenza al di sopra delle norme, tocca profondamente l’argomento andando in fondo alla tematica stessa portando il lettore ad una trasparenza dell’essere diverso ma tanto uguale dando nel medesimo istante grande visibilita’ a chi vive nell’ombra di se stessi , portando alla luce sensazioni messe in ombra facendole vivere nel medesimo stato che ognuno sente. Brava l’autrice per aver affrontato l’argomento in moto diretto . Perfetta sia la metrica nonche’ che la musicalita’ dei versi